280.mo anniversario fondazione Carloforte

Ultima modifica 2 aprile 2020

CARLOFORTE UNA COLONIA LIGURE IN SARDEGNA
E convenendo alla gloria e perpetua memoria del Sovrano sotto il cui felicissimo dominio si intraprese opera di tanto riguardo, che ne sia il nuovo abitato decorato del suo gran nome, se le darà quello di Carloforte.
La statua di  Carlo Emanuele III di Savoia che si para dinnanzi a chi scende sull’isola è il monumento che meglio riassume la storia della popolazione,  fu Carlo Emanuele il sovrano che nel 1738 accolse i coloni genovesi che avevano abbandonato l’isola africana di Tabarca e diede loro il permesso di fondare Carloforte sull’isola di San Pietro.
Quando dieci anni fa la vidi per la prima volta, era una delle perle quasi incontaminate  del Mediterraneo, che mi ha sempre affascinato……………… c’erano altre forze magnetiche che mi attiravano là : uomini semplici e sereni, giardini e vigneti, valli solitarie, baie rocciose, la caccia al tonno, i bagni al mare……… e poi più tardi, le passeggiate al porto o per le viuzze illuminate di Carloforte…… (E. Junger)
La quinta bellezza di Carloforte sono le sue strade………tutte fiancheggiate di case pulitissime costruite come si costruiva 200 anni fa a Pegli o ad Arenzano …… (Giovanni Ansaldo)
….E allora tra i motti in lingua sarda ………siete colpiti da “qualcosa” che è la cadenza e l’accento del dialetto che si parla nei vicoli di Genova e nelle stradette della gemina riviera….. e voi vi voltate a guardare coloro che parlano così, e trovate in loro, indefinibile ma palese, un’aria di famiglia della gente di là dal mare, tra la Spezia e Ventimiglia……. (Giovanni Ansaldo)
La decima bellezza di Carloforte è la tenacia  dei carlofortini, anzi dei tabarchini nel tener fede alla loro natura che affiora nella intransigenza con cui stanno attaccati al loro dialetto e con cui lo insegnano ai loro figlioli, e con cui lo parlano loro anche quando sono mischiati ad altri……
Il Mediterraneo presenta molti di questi fenomeni di piccole colonie etniche……nella stessa Sardegna v’è Alghero, che è un colonia catalana, e in Corsica v’è Bonifacio, che è una colonia genovese, e Carghese che è una colonia greca. Ma nessuna di quante ne conosciamo, ha palesato l’energia conservatrice di Carloforte; in nessuna si può vedere così netto lo spettacolo mirando e patetico delle generazioni che si susseguono, trasmettendosi sul lungo fregio del tempo il tesoro costante dei gusti, delle idee, dei costumi ereditati dai padri antichi. (Giovanni Ansaldo)